Commenti a: Amici e nemici del calcestruzzo armato https://monodes.com/2013/06/21/amici-e-nemici-del-calcestruzzo-armato/ Engineering tools Mon, 06 Mar 2017 21:48:10 +0000 hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.7.2 Di: Paolo Redaelli https://monodes.com/2013/06/21/amici-e-nemici-del-calcestruzzo-armato/comment-page-1/#comment-65 Mon, 06 Mar 2017 21:48:10 +0000 http://www.monodes.com/blog/?p=217#comment-65 In risposta a Alex.

La molecola di zucchero è polare, quindi lo zucchero ha un blando effetto fluidificante. Più probabilmente l’effetto che si nota di più è il ritardo nella presa. Più ritarda la presa, più lentamente l’impasto perde di fluidità. Quindi apparentemente rimane fluido più a lungo di un impasto senza zucchero.

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Di: Alex https://monodes.com/2013/06/21/amici-e-nemici-del-calcestruzzo-armato/comment-page-1/#comment-64 Sun, 26 Feb 2017 14:09:09 +0000 http://www.monodes.com/blog/?p=217#comment-64 Ciao Paolo,
sono di nuovo Alex, l’ingegnere che ti chiedeva dello zucchero mischiato al cemento per “aumentare le proprieta refrattarie”

A distanza di tempo ho trovato un altro signore che usa lo zucchero come additivo.

Ne aggiunge un cucchiaio da caffe in un bidoncino in cui sta preparando dell’intonaco da muro.
Dice che serve ad aumentarne la FLUIDITA a renderlo piu morbido, senza dovere aggiungere altra acqua.

Che ne dici?

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Di: Claudio Troiani https://monodes.com/2013/06/21/amici-e-nemici-del-calcestruzzo-armato/comment-page-1/#comment-61 Sat, 01 Oct 2016 14:15:42 +0000 http://www.monodes.com/blog/?p=217#comment-61 Bene bene…il problema persiste per le superfici verticali, ma proverò in quelle orizzontali tale procedimento, intanto non mi resta che ringraziarla.
a presto
Claudio

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Di: Paolo Redaelli https://monodes.com/2013/06/21/amici-e-nemici-del-calcestruzzo-armato/comment-page-1/#comment-60 Thu, 29 Sep 2016 21:15:49 +0000 http://www.monodes.com/blog/?p=217#comment-60 In risposta a Arch.Claudio Troiani.

Qualcosa come questo?
Sicuramente NON devi usare il sale che non avrebbe altro effetto se non quello di accelerare l’indurimento dopo essersi sciolto.
Qualcosa di simile si potrebbe ottenere per i getti orizzontali stendendo della sabbia fine (ø1-2mm) sulla superficie del cassero e poi lavare la superficie del getto dopo un paio di giorni dal getto per evitare di portare a nudo l’aggregato grosso (come l’effetto dato dal calcestruzzo ).
Per superfici verticali si dovrebbe far aderire la sabbia al cassero, cosa niente affatto facile.

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Di: Arch.Claudio Troiani https://monodes.com/2013/06/21/amici-e-nemici-del-calcestruzzo-armato/comment-page-1/#comment-59 Thu, 29 Sep 2016 14:58:04 +0000 http://www.monodes.com/blog/?p=217#comment-59 Salve ing. Paolo Redaelli, sono un giovane architetto non tanto afferrato sulle relative reazioni chimiche sul cemento, mi trovo a lavorare su dei manufatti (stampi) in cemento e vorrei dare un “effetto travertino” ad essi (bucature in superficie) con questi dati le volevo chiedere….quale trattamenti/sostanze/materiali mi potrebbero creare questi piccoli fori una volta sfornato il manufatto?
il mio primo pensiero è andato gettando del sale grosso sullo stampo, non è stato ancora provato ma potrebbe funzionare? quali altre reazioni potrebbero creare ciò?

saluti
Claudio Troiani

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Di: Paolo Redaelli https://monodes.com/2013/06/21/amici-e-nemici-del-calcestruzzo-armato/comment-page-1/#comment-57 Thu, 15 Sep 2016 09:20:30 +0000 http://www.monodes.com/blog/?p=217#comment-57 In risposta a Amedeo.

Digregare il calcestruzzo di una platea senza mezzi meccanici richiede tempi quasi geologici.
Preso da altre questioni non sono riuscito ad fare le prove con lo zucchero, anche se tutti gli additivi ritardanti di presa disponibili sul mercato sono solitamente basati su gluconato prodotto dall’ossidazione del glucosio.
Una bassa velocità di reazione, ossia una solidificazione lenta di solito permette di ottenere, a partità di composizione iniziale una migliore resistenza meccanica. La causa dovrebbe essere una crescita più “ordinata” e “regolare” dei prodotti di idratazione del cemento che hanno prevalentemente carattere (micro) cristallino.
La refrattarietà di un materiale cementizio dipende dal contenuto di ossido di alluminio, componente della celite. Infatti i cementi refrattari sono in pratica i cementi alluminosi che vanno però usati esclusivamente per manufatti refrattari ma che NON devono essere portanti. Infatti i cementi alluminosi in condizioni di elevata umidità hanno prestazioni meccaniche che degradano sensibilmente nel tempo tant’è vero che ci sono stati negli anni 70 del secolo scorso crolli di strutture realizzate con cementi alluminosi. Da allora questo tipo di cementi – visto anche il costo elevato di produzione – è stato utilizzato esclusivamente per le sue proprietà refrattarie.

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Di: Amedeo https://monodes.com/2013/06/21/amici-e-nemici-del-calcestruzzo-armato/comment-page-1/#comment-54 Fri, 02 Sep 2016 07:59:55 +0000 http://www.monodes.com/blog/?p=217#comment-54 L’argomento è interessante, leggo oggi questo articolo in quanto da perfetto ignorante mi chiedevo se fosse possibile disgregare il cemento di una platea senza dover forzatamente agire con sistemi meccanici pesanti. Da quanto ho potuto capire non è possibile, ma la questione dello zucchero mi ha intrippato per cui mi chiedo se a due anni dall’ultimo commento, qualcuno alla fine ha fatto il test.
Da ignorante mi chiedo se il fatto stesso che la solidificazione lenta della boiacca sia la chiave della resa “ottimizzata” come materiale refrattario.

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Di: piero https://monodes.com/2013/06/21/amici-e-nemici-del-calcestruzzo-armato/comment-page-1/#comment-46 Mon, 04 Aug 2014 15:39:29 +0000 http://www.monodes.com/blog/?p=217#comment-46 Tutto vero. Comunque anche i romani utilizzavano quell’espediente dello zucchero nelle malte quando si trovavano in prossimità della fine della giornata di lavoro per poter ritardare il processo di presa dell’ultimo getto.. di calcestruzzo così da poter continuare il giorno dopo evitando i distacchi dovuti a tempi diversi di getto. Ovviamente non disponendo ancora dello zucchero come elemento chimico raffinato utilizzavano il frutto che in natura ne contiene di più in maniera concentrata… ossia i fichi. Da lì il detto che i romani mangiavano le buccie e buttavano i fichi… Comunque anche io sono curioso di conoscere la verità sulla resistenza del cemento al fuoco in quanto devo costruirmi un forno per il pane all’esterno con un getto di calcestruzzo a cupola e volevo utilizzare un prodotto per rendere il calcestruzzo più resistente possibile al fuoco e se possibile anche più coibente.
Ciao e grazie a tutti quanti possano rispondere con la competenza e l’esperienza nel campo specifico.
Piero Nuvoli

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Di: Paolo Redaelli https://monodes.com/2013/06/21/amici-e-nemici-del-calcestruzzo-armato/comment-page-1/#comment-45 Fri, 04 Jul 2014 15:14:29 +0000 http://www.monodes.com/blog/?p=217#comment-45 In risposta a Alessandro.

Oh grazie. Ovviamente ho avuto un paio di contrattempi ed oggi non sono riuscito a fare nulla.
Ad ogni buon conto cemento e acqua con o senza zucchero di solito son chiamati boiacca. Per fare la malta si aggiunge sabbia (di solito ø 2mm, massimo 4) alla boiacca.

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Di: Alessandro https://monodes.com/2013/06/21/amici-e-nemici-del-calcestruzzo-armato/comment-page-1/#comment-44 Fri, 04 Jul 2014 06:53:13 +0000 http://www.monodes.com/blog/?p=217#comment-44 Ciao Paolo, attendo con molta curiosità l’esito delle tue prove.
Anche io sono intenzionato a farne alcune, casalinghe, alla prima occasione.

Ieri ho parlato con il committente il quale sembra molto sicuro dei consigli del muratore e ha aggiunto che (a suo dire) “è la cristallizzazione dello zucchero a fare la differenza”.

Purtroppo vedo molto difficile fare una valutazione c o m p a r a t a dellle prestazioni di questa malta zuccherata.

In altre parole, ho il forte sospetto che magari questa malta di zucchero e cemento abbia comunque una sua resistenza, magari molto piu bassa di quella di una malta refrattaria, e che il piano del fuoco in effetti duri alcuni anni,
ma che se venisse usata la malta refrattaria lo stesso piano, avrebbe durata doppia o tripla.

Insomma, credo che la SUGGESTIONE faccia da padrone.

La stessa suggestione che rende molto piu facile e piacevole credere alle colorite asserzioni di un simpatico signore
che alle grigie raccomandazione di un ingegnere che si rifa alle norme UNI, En, ISO e che pertanto viene immancabilmente tacciato di essere un noioso,testardo,malfidato ed arrogante rompipalle.

Un saluto.

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