Il calcestruzzo fibrorinforzato: un nuovo materiale strutturale nelle nuove Norme Tecniche delle Costruzioni

Il calcestruzzo fibrorinforzato: un nuovo materiale strutturale nelle nuove Norme Tecniche delle Costruzioni

Giovanni Plizzari Ordinario di Tecnica delle Costruzioni, Università di Brescia 12/01/2018 3605

In relazione alla notizia data da INGENIO della firma del Ministro Delrio del DM per la pubblicazione delle Norme Tecniche delle Costruzioni – NTC 2018 (LINK) il Prof. Ing. Giovanni Plizzari, dell’Università di Brescia, ci ha inviato una prima nota di commento alla nuova configurazione normativa dei calcestruzzi fibrorinforzati.

Le tanto attese Norme Tecniche delle Costruzioni includono, al Paragrafo 11.2.12, il calcestruzzo fibrorinforzato (FRC) tra i materiali per la realizzazione di elementi strutturali.

Per evitare confusione con altri compositi fibrorinforzati, il FRC è un calcestruzzo ordinario con l’aggiunta di fibre corte (da 12 a 60 mm), disperse all’interno della matrice.

Le fibre possono essere realizzate in acciaio o materiale polimerico e devono essere marcate CE in accordo alle norme europee armonizzate, quali la UNI EN 14889-1 e la UNI EN 14889-2 per le fibre realizzate in acciaio o materiale polimerico, rispettivamente.

Le Norme Tecniche includono quindi questo nuovo materiale che, dopo più di 50 anni di ricerche in tutto il mondo, ha ora trovato spazio in importanti documenti normativi internazionali, incluso l’Eurocodice 2 nella sua nuova edizione in preparazione.

La grossa novità è rappresentata dal fatto che il materiale sarà fornito a prestazione garantita dal produttore di calcestruzzo. Ciò rappresenta un grande vantaggio per i progettisti che potranno assumere specifici valori delle prestazioni del materiale che verranno poi trasmessi nelle prescrizioni progettuali.

FRC – Calcestruzzo Fibrorinforzato

Il FRC presenta, in molte applicazioni strutturali, una serie di importanti vantaggi, a partire dalla possibilità di sostituire, almeno in parte, l’armatura convenzionale. Ciò implica un risparmio sui tempi di realizzazione e posa dell’armatura, in aggiunta ai tempi per i controlli della direzione lavori.

Il FRC è poi particolarmente utile per il controllo del quadro fessurativo in quanto la presenza del fibrorinforzo riduce l’ampiezza delle fessure, portando notevoli vantaggi alla durabilità dell’opera.

Il FRC può infine essere impiegato per la riparazione, il ripristino e il rinforzo delle strutture e delle infrastrutture esistenti.

Il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici sta preparando i documenti necessari per l’utilizzo del FRC nelle costruzioni. Il primo è rivolto ai produttori di calcestruzzo e riguarda le Linee Guida per la qualificazione del materiale, necessario per l’ottenimento del Certificato di Idoneità Tecnica (CIT) per produrlo. Il secondo documento riguarda le Linee Guida per la progettazione degli elementi strutturali in FRC, documento indispensabile per i progettisti.

Questi due documenti, con le Norme Tecniche delle Costruzioni e la Circolare esplicativa, forniscono agli addetti ai lavori tutti gli elementi necessari per la corretta produzione e progettazione del FRC.

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