Comunità in cammino BOZZA

QUARESIMA E QUARANTENA

Il gioco di parole è fin troppo facile ed è già stato utilizzato: quaranta giorni di tempo per prepararsi alla Pasqua o per essere sicuri di sapersi liberi da contagi e malattie.

La Quaresima inizia senza ceneri e senza celebrazioni di SS. Messe o, meglio, con un modo di celebrare diverso.

Le ceneri: non è esperienza di fragilità e di cambiamento dover ribaltare d’improvviso la propria vita, non mandare i bambini a scuola, riaggregare le famiglie senza averlo scelto, svolgere il lavoro da casa, non sapere come utilizzare un inaspettato tempo libero?

Circa la S. Messa, quando ho celebrato nella basilica deserta mi sono rivisto come don Camillo (altri l’avranno ricordato!) che celebra nella chiesa allagata e la sua predica raggiunge la popolazione provata dall’alluvione e schierata sull’argine. Oggi radio, televisione e web consentono di arrivare a tutti: solitamente se ne avvalgono i malati, ma stavolta è per tutti.

Sarebbe bello che i cattolici riscoprissero una caratteristica dei fratelli maggiori ebrei, la cui liturgia non era principalmente al tempio o in sinagoga, ma in casa. Forse occorre riabituarsi a pregare insieme e a colloquiare anche delle cose della fede e della figura di Gesù.

Privati delle abitudini, anche religiose, possiamo chiederci: cosa è veramente essenziale e irrinunciabile? La fede cresce nelle prove, oppure svanisce, ma allora c’era poco anche prima.

(PS. Vedi don Camillo: https://youtu.be/AWH3v6b5LQI )

don Gianni

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