Caro Zukenberg, cara Facebook,
Da qualche mese ho intensificato la mia presenza sulla vostra rete sociale, complice il mio rinnovato interesse per i Giochi di Ruolo. Ma da avidi ed abili collezionisti e rivenditori di dati personali conoscete perfettamente la mia predilezione per il Software Libero.
Pertanto è perfettamente inutile che continuiate a propormi il vostro programma proprietario per accedere alla vostra rete sociale, per “entrare” in Facebook. Non lo farò fino a quando non ne rilascerete i sorgenti sotto una licenza di Software Libero, preferibilmente la AGPLv3.
Questo non solo perché sono intimamente convinto che l’accesso ai sorgenti dei programmi che uso sia requisito imprescindibile in una società dove le persone possano dirsi libere, ma anche per le numerosissime e profonde intrusioni che perpetrate nella vita dei vostri utenti grazie ai programmi proprietari che proponete.
Già in molti hanno stigmatizzato i vostri comportamenti invasivi. Certo, siete in ottima compagnia, quasi tutti i giganti della rete fanno leva sulla montagna di informazioni sulle persone raccolte a loro insaputa. Tant’è vero che taluni se proprio devono accedere a casa vostra – Facebook, Instagram eccetera – lo fa con estensioni che tengono a bada la vostra brama di informazioni ed altri lo fanno anche attraverso “sistemi di offuscamento”.
Purtroppo in troppi ignorano anche consciamente tutte queste questioni, specialmente i più giovani.
Una nota per chi come me ama il software libero, ma è più rigoroso di me nell’evitare l’uso di programmi proprietari: sono conscio che accedendo a Facebook di fatto uso la parte server di un codice ultra-proprietario. Purtroppo le lusinghe della comodità che offrono sono irresistibili per chi non è conscio degli effetti di queste scelte.