Nell’uso quotidiano dei computer capita spesso di avere la necessità di una base stabile ed allo stesso tempo di utilizzare versioni recenti, molto recenti o anche “beta/alpha/sperimentali” di alcuni specifici programmi. Gli utenti di Debian e quindi di tutte le derivate a partire da Ubuntu non sono da meno, anzi!
In realtà se la necessità è di avere “quasi tutti” i programmi stabili, qualcuno più recente e pochi “recentissimi” è possibile ottenere questo comportamento sfruttando l’algoritmo base del gestore pacchetti di Debian apt
. Consultando le man-pages che ci dice come impostare le nostre fonti (man sources.list
) leggiamo:
L’elenco delle fonti /etc/apt/sources.list e i file contenuti in /etc/apt/sources.list.d/ sono progettati per supportare qualsiasi numero di fonti attive e svariati supporti. I file elencano una fonte per riga (stile a una riga) o contengono sezioni multiriga che definiscono una o più fonti per sezione (stile deb822), con la fonte preferita elencata per prima (nel caso in cui una singola versione sia disponibile da più di una fonte). Le informazioni disponibili dalle fonti configurate sono acquisite con apt-get update (o con un comando equivalente in un’altra interfaccia per APT).
Il “trucco” sta nella parte che ho messo in grassetto. Matteo propone prima testing, poi unstable e da ultimo stable. Così apt non sceglierà quasi mai le versioni stabili. Io uso un /etc/apt/sources.list
siffatto:
deb http://ftp.it.debian.org/debian/ stable main contrib non-free # stable-updates, previously known as 'volatile' deb http://ftp.it.debian.org/debian/ stable-updates main contrib non-free # if something is not in stable look in testing deb http://ftp.it.debian.org/debian/ testing main contrib non-free # then search for it in unstable deb http://ftp.it.debian.org/debian/ unstable main contrib non-free # as an extrema ration look in experimental deb http://ftp.it.debian.org/debian/ experimental main contrib non-free
Mettendo prima stable
, e poi testing
, unstable
ed anche experimental
.
Così quando non abbiamo bisogno di versioni particolari basta chiedere “apt install pacchetto
” e verrà scelta la versione più stabile possibile: se c’è in stable, altrimenti prenderà quella che c’è in testing, in subordine unstable ed infine experimental.
Facile, veloce, pratico. E soprattutto funziona, e funziona bene. Impostando così APT ho usato per anni i driver della schede Radeon da experimental senza che altri programmi venissero passati a versioni sperimentali.
Poi se volessimo una versione particolare basta lanciare “apt install pacchetto/unstable
” e verrà installata quella di unstable.
Nel caso di aggiornamenti APT ricorderà la nostra scelta e continuerà ad aggiornare “pacchetto” dalla fonte da noi indicata. Se col passare del tempo la versione da noi voluta dovesse (come tutti speriamo) entrare in testing e poi stable, basterà rilanciare “apt install pacchetto/stable
” per tornare ad aggiornare da stable.
Se poi volessimo “scendere” di versiore basta aggiungere un --allow-downgrade
.