Ci hai mai pensato?
Tra 100 anni, per esempio, nel 2123, saremo tutti sepolti con i nostri parenti e amici.
Gli estranei vivranno nelle nostre case, che abbiamo lottato tanto per costruire e possederanno tutto quello che abbiamo oggi. Tutte le nostre proprietà saranno di sconosciuti, che non sono ancora nati, compresa quell’auto per cui abbiamo speso una fortuna, e che probabilmente sarà un ferro vecchio, nella migliore delle ipotesi sarà nelle mani di un collezionista sconosciuto.
I nostri discendenti poco o quasi nessuno sapranno chi eravamo, né si ricorderanno di noi. In quanti conosciamo il padre di nostro nonno?
Dopo la nostra morte verremo ricordati per qualche anno, poi saremo solo un ritratto sulla libreria di qualcuno, e qualche anno dopo, la nostra storia, le nostre foto e le nostre gesta andranno nel bidone dell’oblio della storia. Non saremo nemmeno ricordi.
Forse se un giorno ci fermassimo ad analizzare queste domande, capiremmo quanto fosse ignorante e debole il sogno di ottenere tutto.
Se solo potessimo pensarci, sicuramente i nostri approcci, i nostri pensieri cambierebbero, saremmo altre persone.
Avere sempre di più, senza avere tempo per ciò che vale davvero la pena in questa vita. Cambierei tutto questo per vivere e godermi quelle passeggiate che non ho mai fatto, di quegli abbracci non dati, di quei baci ai figli e ai nostri amori, di quegli scherzi che non abbiamo avuto tempo di fare. Questi sarebbero sicuramente i momenti migliori da ricordare, in fondo ci riempirebbero la vita di gioia.
E che sprechiamo, con avidità, avidità, intolleranza giorno dopo giorno.
Da FB