Addio ad un pezzo di storia di Desio, chiude “Foto Barbafiera”

Addio ad un pezzo di storia di Desio, chiude “Foto Barbafiera”

Dopo 23 anni di attività, Mario Ranica ha deciso di chiudere il negozio che era stato aperto nel 1989 dai vecchi proprietari Barbafiera. “Con l’era digitale tutto è cambiato: la gente non stampa più le foto”

l 24 dicembre sarà il suo ultimo giorno di apertura, dopo 23 anni di attività.  Il fotografo Mario Ranica, 64 anni, abbasserà la saracinesca del suo negozio, “Foto Barbafiera” di via Grandi a Desio, e non la rialzerà più. Ha deciso di chiudere. Troppo alti i costi, troppo pochi i guadagni. “Il mercato è cambiato” racconta, mentre conclude gli ultimi lavori, prima di Natale.

Dai rullini fotografici ai cellulari

L’attività l’aveva ereditata dai vecchi proprietari, i Barbafiera, che avevano aperto il negozio nel 1989. Lui aveva mantenuto il nome e l’insegna e dal 2001 in poi aveva proseguito con successo il lavoro. “I primi anni erano molto belli e intensi  – ricorda il fotografo – Tutte le estati, il 16 agosto ero qui a sviluppare le fotografie di chi tornava dalle vacanze e mi portava i rullini. Oggi è cambiato tutto. L’era digitale ha modificato le abitudini. La gente non stampa più le foto. I clienti più affezionati sono rimasti. Ma ora chiedono di stampare molte meno foto rispetto ad una volta. Prima c’erano i rullini. Adesso, con i cellulari, le persone scattano tantissime foto e ne stampano poche”.

Meno entrate, più spese

A fronte di una diminuzione del lavoro, le spese sono aumentate. “L’affitto da pagare, le bollette, le tasse, i macchinari: le spese sono ingenti. Il guadagno invece si è assottigliato. Ho cercato di resistere per qualche anno, ma adesso è arrivato il momento di chiudere”.  Nelle parole del fotografo non c’è, però, rassegnazione. “E’ un ciclo che si chiude. Le cose cambiano. Io ho cercato di adeguarmi ai tempi, ma sono arrivato al punto in cui ho capito che è meglio chiudere. Continuerò la mia attività da indipendente, senza un negozio fisico, in modo da abbattere i costi. Sarà un lavoro più agile”.

Mario Ranica in tutti questi anni è stato un punto di riferimento in città. Non solo per il suo negozio, a pochi passi dal centro, ma anche per i servizi fotografici che ha realizzato durante le cerimonie di comunioni e cresime, ai matrimoni e nelle scuole. Ha accompagnato la vita delle persone, immortalando i momenti più belli. “Le scuole mi chiamavano per scattare le fotografie di gruppo e per i calendari con le foto dei bambini. Ho fatto anche i servizi fotografici alle cresime e comunioni in basilica.  E tanti matrimoni. Questo lavoro mi piacerebbe mantenerlo”.

Le difficoltà dei piccoli negozi

Come succede per altri piccoli negozi, anche il fotografo ha dovuto arrendersi. “La gente compra online o nei centri commerciali. I piccoli negozi nelle città fanno fatica – analizza Mario Ranica – Pazienza. Io ho sempre amato il mio lavoro e ho apprezzato il contatto con le persone. Ho sempre cercato di avere buoni rapporti con i clienti”. La differenza la fanno proprio le persone. “Ho ancora qualche lavoro da fare in vista del Natale e poi chiuderò. E’ andata così. Per i clienti più fedeli, però, ci sarò sempre”.

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