La scure dei GAFAM sulla messa in latino?

Chi bazzica il mondo del software libero è conscio che i giganti della rete – i cosidetti GAFAM , ossia Google, Apple, Facebook, Amazon, Microsoft – siano entità di cui diffidare, che “Il potere corrompe, il potere assoluto corrompe assolutamente”.

L’altroieri Google ha cancellato blog.messainlatino.it 1 per presunti “crimini d’odio”, senza però specificare quali ai proprietari del sito. Nota, non sospeso. Rimosso. Cancellato.

E mi rendo conto di quanto sia strana la mia bolla. Infatti ho provato a cercare qualche eco nel Fediverso ma non solo nessunu dei miei contatti ne parla, non c’è neanche un’etichetta a riguardo su mastodon.uno. Forse perché il Fediverso è ancora una minuscola bolla. Infatti la notizia è stata quasi ignorata dai media tradizionali: per ora corriere.it non ne parla, ci sono solo un paio di articoli su ilmessaggero.it e su ilgiornale.it.

Ad ogni modo la questione è che non possiamo più fidarci dei GAFAM, ed ora il concetto inizia a filtrare nella società fino ad arrivare a chi la tecnologia la usa come strumento, allo stesso modo con cui la maggior parte delle persone non sanno come funziona il motore di un’auto.

Se usi i servizi dei Gafam ti possono spegnere con un click. E lo fanno, se i tuoi pensieri danno loro fastidio.

Per fortuna se ne stanno rendendo conto anche “là fuori”, ossia al di fuori dei circoli degli smanettoni: su Renovatio21, i lettori di Aldo Maria Valli. Ed altri.

Penso che la faccenda porterà buoni cambiamenti

San Carlo Lwanga e compagni martiri ugandesi

3 giugno: memoria di San Carlo Lwanga e compagni martiri ugandesi, martirizzati in odium fidei da un pederasta

Furono uccisi in odio alla fede dal loro re, un pederasta conclamato, per non essersi voluti assoggettare ai vizi di lui, dopo essersi proclamati cristiani.

Santi patroni da invocare in modo particolare di questi tempi, almeno fino a quando la lobby non deciderà di censurarli.

3 giugno SANTI MARTIRI UGANDESI

  • San Carlo Lwanga, prega per noi.
  • San Mbaya Tuzinde, prega per noi.
  • San Bruno Seronuma, prega per noi.
  • San Giacomo Buzabaliao, prega per noi.
  • San Kizito, prega per noi.
  • Sant’Ambrogio Kibuka, prega per noi.
  • San Mgagga, prega per noi.
  • San Gyavira, prega per noi.
  • Sant’Achille Kiwanuka, prega per noi.
  • Sant’Adolfo Ludìgo Mkasa, prega per noi.
  • San Mukasa Kiriwanvu, prega per noi.
  • Sant’Anatolio Kiriggwajjo, prega per noi.
  • San Luca Banabakintu, prega per noi.
  • San Giuseppe Mkasa Balikuddembé, prega per noi.
  • San Dionigi Ssebuggwawo, prega per noi.
  • Sant’Andrea Kaggwa, prega per noi.
  • San Ponziano Ngondwe, prega per noi.
  • Sant’Atanasio Bazzekuketta, prega per noi.
  • San Gonzaga Gonza, prega per noi.
  • San Mattia Kalemba Mulumba, prega per noi.
  • San Noè Mawaggali, prega per noi.
  • San Giovanni Maria Muzei, prega per noi.
  • Pregate per noi, Santi martiri ugandesi,

affinché scampiamo al peccato!

O Dio,
che nel sangue dei martiri hai posto il seme di nuovi cristiani,
concedi che il campo della tua Chiesa,
irrigato dal sangue di San Carlo Lwanga
e dei suoi compagni,
produca una messe sempre più abbondante
a gloria del tuo nome.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
Amen.

Martiri alle Palme

Non ne sentirete parlare, ma questi nostri fratelli sono stati massacrati nella domenica delle Palme dai jihadisti islamici in Nigeria.

La loro unica colpa: essere cristiani.

Tra loro anche bambini di 4 o 5 anni e anziani di oltre 90 anni.

Metto qui i loro nomi: sono martiri e il Signore ha già accolto le loro anime.

  1. Musa Dako, 64 yrs
  2. Daniel Adams, 27 yrs
  3. Obadiah Usman, 31 yrs
  4. Zinas James, 22 yrs
  5. Monday Sareke, 37 yrs
  6. Yohanna Kusa, 43 yrs
  7. Janet Danjuma, 29 yrs
  8. Sunday Dako, 49 yrs
  9. Reuben Adamu, 94 yrs
  10. Dogara Adamu, 69 yrs
  11. Bulus Moses, 26 yrs
  12. Stephen John, 28 yrs
  13. Menche Stephen, 7 yrs
  14. Nema Stephen, 4 yrs
  15. Mary Stephen, 24 yrs
  16. Wiki John, 30 yrs
  17. Joshua John Bagu, 46 yrs
  18. Margaret Morris, 6 yrs
  19. Debene Morris, 4 yrs
  20. Monday Sale, 52 yrs
  21. Salama Agah, 15 yrs
  22. Laraba Agah, 4 yrs
  23. Talatu Mangwa, 42 yrs
  24. Grace David, 45 yrs
  25. Lovina Monday, 19 yrs
  26. Agah Monday, 4 yrs
  27. Naomi Monday, 37 yrs
  28. Noel David, 13 yrs
  29. Jummai Stephen, 10 yrs
  30. Monday Keyi, 37 yrs
  31. Jerry Moses, 7 yrs
  32. James Moses, 10 yrs
  33. Jacob Moses, 3 yrs
  34. Danjuma Gado, 38 yrs
  35. Friday Moses, 14 yrs
  36. Talatu Moses, 47 yrs
  37. Akus Moses, 46 yrs
  38. Asi Jerry, 58 yrs
  39. Tele Zea, 29 yrs
  40. Bre Shetu Nanzhwa, 61 yrs
  41. Nanzhwa Ive, 5 yrs
  42. Kaja Daniel, 42 yrs
  43. Elisha Anthony, 37 yrs
  44. Anna Anthony, 67 yrs
  45. Danlami Randum (Mula), 49 yrs
  46. Ado Danjuma, 17 yrs
  47. Sarah Kula, 16 yrs
  48. Ishaya Moses, 10 yrs
  49. Juan Moses, 5 yrs
  50. Sunday Mangwa, 25 yrs
  51. Moses Bala, 43 yr

Questo il pezzo che ho trovato su Facebook. Ed in effetti cercando in rete si fatica a trovarne traccia, ma non per questo significa che non sia accaduto! Nel seguito (pagine 2 e 3) riporto quel che ho trovato, un articolo di imgpress.it ed uno su globalchristianrelief.org. Quest’ultima organizzazione va seguita ed aiutata, come dobbiamo aiutare questi Nigeriani!

San Akash Bashir

Dieci anni fa trovava la morte in modo eroico Akash Bashir, ventenne nato il 22 giugno 1994 a Risalpur, nella provincia pakistana di Nowshera Khyber Pakhtun Khwa.

Allievo e studente del “Don Bosco Technical Institute” di Lahore nonché uno dei ragazzi più attivi nella comunità parrocchiale di San Giovanni nel quartiere a maggioranza cristiana di Youhanabad, il 15 marzo 2015 era all’ingresso della chiesa parrocchiale mentre svolgeva servizio d’ordine volontario, quando notò un uomo che voleva entrare armato di una cintura esplosiva: con grande coraggio si avvinghiò all’attentatore musulmano nel tentativo di fermarlo.

«Morirò ma non lascerò che tu entri», le sue parole.

Una tragica anticipazione di quello che sarebbe accaduto, perché il terrorista di lì a poco si fece saltare in aria uccidendo anche il ragazzo che, con il suo gesto, era riuscito a tenerlo fuori dall’aula liturgica, gremita di fedeli.

Nello scoppio perivano altre due persone, ma il martirio di Akash Bashir evitò una strage ben più grave come quella che, più o meno nello stesso momento, provocava un altro kamikaze talebano presso la chiesa protestante della stessa città dove invece diciassette persone venivano uccise e circa 70 rimanevano ferite.

È stato dichiarato Servo di Dio nel 2022

“Se non è rispettata la giustizia…”

Se non è rispettata la giustizia, che cosa sono gli Stati se non delle grandi bande di ladri? Perché anche le bande dei briganti che cosa sono se non dei piccoli Stati? È pur sempre un gruppo di individui che è retto dal comando di un capo, è vincolato da un patto sociale e il bottino si divide secondo la legge della convenzione. Se la banda malvagia aumenta con l’aggiungersi di uomini perversi tanto che possiede territori, stabilisce residenze, occupa città, sottomette popoli, assume più apertamente il nome di Stato che gli è accordato ormai nella realtà dei fatti non dalla diminuzione dell’ambizione di possedere ma da una maggiore sicurezza nell’impunità. Con finezza e verità a un tempo rispose in questo senso ad Alessandro il Grande un pirata catturato. Il re gli chiese che idea gli era venuta in testa per infestare il mare. E quegli con franca spavalderia: “La stessa che a te per infestare il mondo intero; ma io sono considerato un pirata perché lo faccio con un piccolo naviglio, tu un condottiero perché lo fai con una grande flotta”

Sant’Agostino, “La città di Dio” Libro IV, 4

Da: Sant’Agostino: “Se non è rispettata la giustizia, che cosa sono gli Stati se non delle grandi bande di ladri? …”