e-ink book readers

As a society, we need an open source device for reading. Books are among the most important documents of our culture, yet the most popular and widespread devices we have for reading — the Kobo, the Nook, the Kindle and even the iPad — are closed devices, operating as small moving parts in a set of giant closed platforms whose owners’ interests are not always aligned with readers’.

From “The Open Book Project” on GitHub

Joeycastillo‘s aims are more than good. It is a step in the right direction. Sadly, the e-ink screen currently available for such “built-it-yourself” hardware is not comparable with those of Kobo, Nook or Kindle. It’s way too small, and its resolution are too coarse.

I would rather prefer a “free-as-in-freedom” ROM for my Kobo. Luckily it seems that there are several custom firmware for Kobo, according to DuckDuckGo. You can even turn your Kobo into a Debian Linux Tablet. Here’s some random links about it:

The one I liked more is okreader. Its README says:

Free/libre software stack for Kobo ebook readers. No proprietary software (except WiFi and EPD controller firmware), no spyware and no DRM. Based on koreader and Debian.

I now have an official excuse to get me another Kobo: I can’t mess up those of my daughter, she will need it this summer!

Fan quasi tenerezza

Fan quasi tenerezza…. provate a leggere la “dichiarazione d’amore” che sta dentroa a «Cercavo una uscita HDMI o DVI e ho trovato una ZZ9000 !!»

Cercando in rete una scheda grafica con uscita digitale del segnale video per il mio Amiga 4000, dopo i vari flicker fixer scan doubler out of stock di iComp e compagnia bella mi sono imbattuto in qualcosa di ben più radicale ! Una nuovissima scheda video per Amiga 3000 / 4000 per slot Zorro II & III con tanto hardware a bordo ! Forse troppo ? O forse no fatto sta che la scheda è davvero interessante, basata sul chip Xilinx ZYNQ XC7Z020 che da quanto ho letto sembrerebbe un FPGA con due coprocessori ARM Cortex-A9 integrati (memoria DDR3 woow)… all’inizio non avevo compreso bene l’hardware in questo senso… ma ok andiamo avanti, oltre a ciò a detta del produttore abbiamo uno slot per schede SD, una porta ethrnet (dovrebbe essere fast ethrnet ma visto mai che troviamo la gigabit ?) e due porte usb il tutto condito con 1 bel GigaByte di memoria DDR3. Davvero eccezionale la dotazione, la prima cosa che ho pensato è che sarebbe stato il caso di fare anche una versione light senza il pacchetto scheda SD / usb / ethrnet visto e considerato che spesso chi ha un 2/3/4000 al giorno d’oggi, una scheda ethernet deve averla gia montata da tempo ma soprattutto per il produttore porterebbe un vantaggio in termini di tempo sulla produzione, dovendo evitare di sviluppare tutto il software per le componenti aggiuntive. In ogni caso l’idea è fantastica perchè su uno slot Zorro di fatto abbiamo ben 4 funzioni ! Davvero notevole l’idea del produttore di usare i coprocessori integrati per accelerare la riproduzione di mpeg jpeg mp3 ecc… Ma ancora più meritevole è proprio questo suo progetto !

Ora con tutto il bene che gli voglio all’Amiga non posso non riconoscere che è una macchina uscita trentaquattro anni fa (il 1000, il 1200/4000 “solo” ventisette).

In pratica han preso un computer “completo” (Single Board) con architettura ARM, tipo RaspBerry Pi o Pine e l’hanno interfacciato col bus Zorro. Cosa rimane di Amiga? Il fatto che usino due processori generici come coprocessori? Perché è bene sottolinearlo, i Cortex A9 sono processori fatti e finiti, non coprocessori! E questo senza volergli male, ben si intenda! Volete far girare un sistema “Amiga-like”? Usate AROS su un sistema “moderno”, magari proprio su un RaspBerry o su un portatile Pine, se proprio le architetture x64 vi schifano proprio… beh, mica tanto… il porting su ARM pare non abbia binari bellepronti, anche se c’è della documentazione a riguardo.

Gli auguro ogni bene, anche se preferisco approcci come quelli del MiniMig o come il Mega65. Anche progetti interessanti come il NatAmi si sono arenati nel nulla.

Aggiornamento: in realtà una distribuzione ARM di AROS esiste! https://aeros-os.org/:

AEROS is a hybrid distribution of AROS (www.aros.org) and Linux (in the moment debian 6.0 for X86 and 8.0 for ARM is used) available for ARM and x86 systems.

Quindi non avete più scuse!

Ubuntu on Dell’s “high-end” laptops

Those are good news: Dell is now pre-installing Linux on a wide range of high perfomance laptops. Some of those are quite impressive beasts!

Ladies and Gentlemen, introducing the Dell Precision 5540, 7540 and 7540 developer editions

Earlier this month we introduced the entry-point system in Dell’s next generation of Ubuntu-based Precision mobile workstations. Today we are announcing the rest of the line: the Precision 5540, Pr…

 

Intel Performance Hit 5x Harder Than AMD After Spectre, Meltdown Patches – Slashdot

Intel Performance Hit 5x Harder Than AMD After Spectre, Meltdown Patches – Slashdot

While the impacts vary tremendously from virtually nothing to significant on an application-by-application level….   the overall performance impact to 20 percent (for the 7980XE), 24.8 percent (8700K) and 20.5 percent (6800K).

AMD loses ~3 percent with all fixes enabled.

I’m glad I’ve been sticking to AMD!

Modem libero, le proposte di TP-Link

Ogni tanto perfino la pubblicità torna utile, finanche quella su Facebook:

Modem libero, ecco le proposte di TP-Link: adatte a tutti e facili da configurare – Tom’s Hardware

Già, perché sto passando anche io “alla fibra” (FTTC per i tennici, di Tiscali per i curiosi). Avrei potuto rimanere con TIM. Perché un paio d’anni or sono avevo sottoscritto un loro abbonamento ADSL. Un abbonamento costoso per la verità. Mi ero lasciato convincere dalla promessa/possibilità di passare “gratuitamente” alla fibra, in un secondo momento.

Ho fatto male a fidarmi del vecchio monopolista perché quando poi mi son deciso a chiedere l’adeguamento volevano “appiopparmi” degli extra costi di sopralluoghi ed altri ancora. Non voglio tediarvi coi dettagli.

Ma anche no, grazie, cara TIM, specialmente quando metto sul piatto il fatto che sto già pagando il vostro adattatore di terminale (chiamarlo “modem” mi urta, perché quelli in uso oggi non sono dei modulatori-demodulatori). E per inciso lo si paga caro. Ed è blindato e non riutilizzabile in altro modo se non forse come router WiFi.

Ma non è tanto la questione tecnico economica che mi urta quanto la sensazione di essere considerato un pistola da mungere il più possibile. Fidelizzazione del cliente, spostati che forse guardano solo alle nuove attivazioni.