Tra il dire e il fare

Mi sono finalmente deciso a mettere in piedi qualcosa che assomigli ad un “dignitoso” sito per la mia parrocchia. Certo dovremmo iniziare a pensare per comunità pastorali e non per parrocchie, ma da qualche parte devo pur cominciare.

Perché son rimasto bloccato troppo, troppo tempo alla ricerca del tema “perfetto”.

Ma come dice Linus Torvald, citava l’adagio di un generale russo (di cui ora non ricordo il nome): la perfezione è nemica del buono, o qualcosa del genere.

Con i blocchi dell’editor Gutemberg che WordPress ha introdotto dalla versione 5.0 si dovrebbe riuscire ad ottenere pagine molto simili a quelle di “blasonati temi” tipo giornale, con sezioni di vario tipo, senza metter di mezzo aggiunte (“plugin”) che assomigliano troppo ad un giardino dorato e chiuso.

Sì, gli editor visuali son fioriti già da anni, ma leggendo recensioni come “6 Best Drag and Drop WordPress Page Builders Compared (2020) ” oppure “The 10 Best WordPress Page Builder Plugins Compared 2020” cose come Elementor, Beaver Builder, Divi Builder oppure WPBakery Page Builder – giusto per citare quelli che ho avuto modo di provare negli ultimi 2 anni – mi danno proprio l’impressione di essere strade senza ritorno.

Come riescano poi a parlare di “licenze d’uso” e limitare l’usabilità ad un certo numero di siti per licenza proprio non capisco come possa essere possibile, visto che WordPress è un programma libero a permesso d’autore persistente (“copyleft”). Di questo potrei scriverne a lungo, ma non ho né il tempo né reali competenze: è roba da avvocati specializzati in diritto d’autore.

Ecco, io speravo poi di poter fare il tutto direttamente su WordPress.com, in modo da usufruire del comodo servizio della AutoMattic. Ma ahimé, è vero che il loro servizio offre una vasta gamma di blocchi ma non quelli che servirebbero per ottenere l’impaginazione che andavo cercando. Sì, c’è il blocco “Blog posts”. Ma come potete vedere qui sotto non è possibile metterne più di uno in una singola pagina.

Peccato, davvero. Speravo che essendo passato un po’ di tempo la proverbiale prudenza che caratterizza il servizio che Automattic offre sul wordpress.com avesse permesso di aggiungere quei blocchi che permettono di ottenere un’impaginazione un po’ più personalizzabile di quella offerta da molti temi.

Quindi mi vedo costretto a ripiegare su blocchi aggiuntivi di terzi ed ospitare quelle pagine altrove. Tra i tanti blocchi aggiuntivi, negli scorsi mesi avevo selezionato Atomic Blocks e Ultimate Addons for Gutenberg di brainstormforce.com. Altri, tra cui Ghost kit mi sembrano meno adatti allo scopo:

https://wordpress.org/plugins/atomic-blocks/

Tra l’altro Atomic Blocks hanno anche un tema gratuito appaiato. Avevo usato uno dei servizi di DNS dinamico per avere un nome di dominio di terzo livello, ma per una sperimentazione cambia veramente poco avere un indirizzo del tipo “basilica.paperoga.tp” piuttosto che monodes.com/basilica. Già credo che lascerò “appassire” i tentantivi precedenti, anche quello su wp.com. Non per sciatteria che potrebbe essere scambiata per tale, ma in per “tenere la bandiera”. Chissà, magari tra qualche tempo ci sarà modo di comporsi la pagina principale in modo più personalizzabile.

Come vorrei che fosse la versione online del bollettino mi è chiaro. Trasformare quest’idea in una installazione reale di WordPress si sta rivelando decisamente dispendioso in termini di tempo, più che altro perché tutte le soluzioni che provo – temi, estensioni eccetera – non mi soddisfano mai pienamente.

Al momento la versine “meglio venuta” è quella col tema di Atomic block. Probabilmente andrà a finire che scriverò un tema apposito.

Più che altro perché vorrei che i colori dei pezzi – delle cornici per esempio – fossero i colori_liturgici. E qui, a meno di non voler fare tutto a manina, ci vuole metter mano al codice…

Non sono ancora riuscito ad ottenere quello che mi interessa. In pratica vorrei che in “prima pagina” siano riportati nella loro interezza, uno dietro l’altro, gli ultimi articoli di alcune categorie: in testa l’ultimo editoriale, poi l’ultimo articolo di avvisi, poi l’ultimo articolo sugli eventi, poi l’ultimo articolo sulle S.Messe settimanali.

Fin’ora non son riuscito ad ottenere quel “nella loro interezza”…. c’è sempre un clicca qui ed un estratto, oppure solo il titolo.

Certo, potrei tornare ad usare un tema più adatto. Oppure a mettere tutte le informazioni dentro ad un articolo unico.

One Reply to “Tra il dire e il fare”

  1. Su GitHub c’è una pletora di codice adatto allo scopo https://github.com/search?q=catholic+calendar&type=Repositories
    In particolare dagli algoritmi codificati negli anni (che si possono trovare su https://en.wikipedia.org/wiki/Computus#Algorithms ) sono implementati in queste librerie:

    * In PHP
    https://github.com/jamesbergin/CatholicLiturgicalCalendar è completo ma non ha il rito ambrosiano
    https://github.com/giacmir/RomanCalendar non calcola i colori, non ha il rito ambrosiano
    http://www.liturgy.guide/RCcal/RCLitCal.html versione dal vivo di https://github.com/EWliturgy/CatholicLiturgicalCalendar
    https://github.com/jayarathina/Roman-Calendar usato per https://github.com/jayarathina/Tamil-Catholic-Lectionary ed in sviluppo attivo

    * In TypeScript/Javascript
    https://github.com/romcal/romcal-api
    Notevole questo https://github.com/plishman/Catholic-Lectionary-on-ESP8266 dove han costruito una specie di “tablet” con Arduino. E l’han perfino localizzato in arabo!

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