Cara FaceBook

Come non condividere questo sfogo di Walter Di Gemma? Sacrosanto

Caro Facebook, dire che sono basito è poco, e dire che sto ridendo è vero.

Rido perché ora mi hai ridato la libertà di postare e commentare dopo 24 ore, e ti ringrazio perché…

il motivo per il quale sono stato momentaneamente sospeso dalla piattaforma è quella di “incitazione all’odio”. E lo credo bene. Alla domanda di un mio contatto: Come si dice in milanese Rosso, azzurro e nero? Io ho risposto scrivendo i corrispondenti colori in “milanese”… e come d’incanto, in meno di cinque secondi, mi avete sospeso l’account. Cosa dire? Mi sento solo di avvisare gli utenti di non scrivere nero in milanese, altrimenti state incitando all’odio. Sappiatelo!

Sì, bisognerebbe dire a Facebook che in tutto il mondo esistono dialetti o lingue minoritarie diverse, e che ogni parola andrebbe per forza contestualizzata e controllata prima di censurare, altrimenti non si fa nessun servizio alla libertà, ma si applica un sistema che assomiglia molto a una dittatura.

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