Tesoro, mi si è gelato l’inferno!

Usa dirsi “farò $X quando congelerà l’inferno” per lasciar intendere “non lo farò mai” perché si suole considerare l’inferno un luogo fiammeggiante. Beh, pare proprio che l’inferno si stia congelato! Perlomeno da qualche anno ed in particolare dal 2020 quando ho iniziato a scrivere queste note.

Orbene avendo vissuto sulla mia pelle le carinerie che la Microsoft di Ballmer riservava a chi “il cancro di Linux” lo usava con piacere, mai mi sarei immaginato di leggere dichiarazioni come questa…

Il presidente di Microsoft: “Abbiamo sbagliato sull’open source”

Sarò vero?

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Leggere le norme UNI su Fedora 32

Come vorrei non sentire il bisogno di scrivere questa guida.

Purtroppo le normative italiane edite dall’UNI spesso hanno valenza di legge quindi devono essere applicate. E sono “rinchiuse” dietro manette digitali, il famigerato DRM. Che dovrebbe stare per “Digital rights management” mentre nei fatti sono piuttosto delle “Digital Restrictions Management” (letteralmente “gestione delle restrizioni digitali”). Ho quindi la necessità di sottopormi alle loro forche caudine.

Usano le restrizioni di FileOpen che dicono essere usabile su Linux. Ma è un plugin per Adobe Reader. E solo per la versione 7 e 8. La versione più recente utilizzabile di Adobe Reader. è di dieci anni fa. Potete trovarla su ftp://ftp.adobe.com/pub/adobe/reader/unix/8.x/8.1.7/ita/AdobeReader_ita-8.1.7-1.i486.rpm e pare sia disponibile solo via FTP. Sì, proprio il caro, vecchio File Transfer Protocol, quello che molti browser stanno rimuovendo per mille motivi di obsolescenza e di sicurezza.

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Avoid gotowebinar.com

Just avoit them

In these times of lock-down many conference and “webinar” solutions have blossomed. Some are based on free-as-in-freedom software, most are using widespread standard such as WebRTC.

A small number of them are either proprietary software or use non-standard implementation of standard.

Using Debian, Ubuntu and Fedora workstations I’ve been able to work with almost all of them.

Today I wanted to follow a webinar organized by the italian branch of BASF on fiber-reinforced concrete pavings. It uses gotowebinar.com. I put it simply:

Avoid gotowebinar.com. There are better alternatives

Windows 10 Is Getting Linux Files Integration In File Explorer – Slashdot

Windows 10 Is Getting Linux Files Integration In File Explorer (theverge.com) 38 

Is it just me or someone else smells the smell of “Embrace, Extend, Extinguish“?

Microsoft is planning to fully integrate Linux file access into the built-in File Explorer. The Verge reports: A new Linux icon will be available in the left-hand navigation pane in File Explorer, providing access to the root file system for any distros that are installed in Windows 10. The icon that will appear in File Explorer is the famous Tux, the penguin mascot for the Linux kernel. Microsoft is testing the Linux File Explorer integration in a new build of Windows 10 that’s available for testers today. Previously, Windows 10 users would have to manually navigate to a UNC path to get access to Linux files from the Windows Subsystem for Linux (WSL). If you have WSL enabled, then the Tux will appear in File Explorer, and Microsoft is now seeking feedback on the integration before it’s finalized as part of a future Windows 10 update. The software maker will ship this update to all Windows 10 users later this year.

(open)LiteSpeed: troppo buono per essere vero?

Leggendo la chat di IoRestoACasa.work mi è caduto l’occhio su un frammento di conversazione che decantava le qualità del server web LiteSpeed, sostenendo che fosse molto più veloce di Nginx.

Tralasciamo che in prima battuta credevo fosse lighttp.

Poi ho storto il naso scoprendo che era proprietario ma aveva una versione “opensurs” (sì, lo storpio apposta, prima o poi ne scriverò) openlitespeed.org, con il solito repo di rito su GitHub.

Riportano questi diagrammini:

Ciumbia, un ordine di grandezza per WordPress! Va bene “oste il tuo vino è buono”, ma questo sembra troppo bello per essere vero.

Va bene, l’architettura guidata dagli eventi, va bene che è pensato per gestire centinaia di migliaia di connessioni concorrenti, va bene che usa kqueue (su FreeBSD and OS X), epoll (su Linux), ma mi risulta lo faccia anche Nginx! Come pure i processi “lavoratori” (worker).

Chiedendo alla papera trovi conferme plateali ed altri documenti dove danno Nginx e openlitespeed in ex-æquo:

Quest’ultimo riporta questi diagrammi:

Mi sa che quei benchmark dove si vedono differenze di un ordine di grandezza siano docute all’uso di protocolli differenti: http, http2 e spdy. “Basta” cambiare protocollo e si vedono gli stessi “salti”. probabilmente in quei benchmark uno usava spdy o http2 e l’altro http “normale”. Insomma erano benchmark “ammaestrati”. Nel qual caso si vendono molto bene….