Ethics

Critiques

Posted on by Paolo Redaelli

I’m copying here A short critique of Stallmanism (found on https://web.archive.org/web/20170929154127/http://flowing.systems/2016/09/24/a-short-critique-of-stallmanism ). Someday I will find time to write a short critique to a short critique of Stallmanism coupling with some thoughts on Bertrand Meyer’s “The Ethics of Free Software” (here the PDF of his essay); here a local copy:

The Ethics of Free Software Bertrand MeyerDownload
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Pages:

Local CND emulators

Posted on by Paolo Redaelli

We may discover that we want do use them:

LocalCDN

LocalCDN is a web browser extension that emulates Content Delivery Networks to improve your online privacy. It intercepts traffic, finds supported resources locally, and injects them into the environment. All of this happens automatically, so no prior configuration is required. Feel free to use the following testing utility to find out if you are properly protected. For more information, please look at the graphic below or read the tutorial or our Wiki pages. You can also download the extension directly from Mozilla and just try it.

Decentraleyes:

Protects you against tracking through “free”, centralized, content delivery.

Messaggistica a confronto

Posted on by Paolo Redaelli

Recentemente moltissimi iniziano a maldigerire la gestione dei dati personali di WhatsApp e Facebook, così in molti rivalutano altri sistemi di messaggistica che fin’ora erano rimasti nell’ombra. Ovviamente io e molti altri preferiamo sistemi aperti e liberi ed in molti, tra cui io avevamo caldamente consigliato già da anni di usare Telegram.

Fa un po’ male leggere questa infografica dove Telegram sembra uscirne “con le ossa rotte”:

Signal lo reinstallerò, non mi piaceva il suo chiedere con insistenza il PIN ogni pochi giorni. Session non lo conoscevo, e mi incuriosisce.

Peccano non ci sia GNU Jami che non ha proprio i server (ma ne siamo così sicuri? Ho un dubbio, indagherò )

Bello, ma non è questo il punto.

Posted on by Paolo Redaelli

Apprendo con piacere che Corellium ha rilasciato una versione “completamente usabile” di Linux per i Mac M1.

Bella notizia, tutto sommato, ma non è la notizia attesa da chi crede che il software debba essere libero per permettere alle persone di essere libere.

È notevole la velocità con cui han fatto il port ma ahimé è zoppo: manca il supporto a tutti i coprocessori che rendono l’M1 speciale: niente GPU, niente processore matriciale eccetera. Quelli rimangono una salsa segreta alla mela.

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